Grandi soddisfazioni per gli agonisti italiani che lo scorso week end si sono confrontati nel Campionato Mondiale del Sant’Uberto in Croazia a Rugvica con la formazione Azzurra capitanata dal nostro Maurizio Masiero. Nelle ladies la medaglia d’argento a squadre è andata alla nostra Rebecca Tenconi, insieme ad Elisa Mambelli, la medaglia d’argento anche a Luca Soddu e Salvatore Addeo nella categoria assoluti, ma soprattutto una medaglia d’oro e una d’argento arrivano in casa di Federcaccia Lombardia e Federcaccia Bergamo, grazie a Norman Rota, 36enne di Torre de Busi, iscritto da anni alla sezione provinciale di Federcaccia Bergamo.
Per lui è arrivato il primo posto a squadre insieme al compagno Mirko Valentini (bronzo individuale) e l’argento individuale nella categoria “cerca” insieme al suo springer Holiday di San Fabiano. A tutti gli effetti si è trattato di un grande mondiale, competizione che ha visto al via ben 24 nazioni. “E’ stata una splendida esperienza ed è stata una gara molto combattuta -spiega il campione del mondo a squadre-. La tensione c’è sempre, soprattutto in questo caso dove sono stato l’ultimo a scendere in gara: ho notato un buon livello di preparazione sia nei cani che nei conduttori. Naturalmente è stata una mattinata di tensione nell’attesa, ma il mio springer Holiday di San Fabiano se l’è cavata benissimo, e il serbo campione del mondo ha avuto la fortuna di trovare un fagiano in più rispetto a me”. Norman Rota è già abituato a simili traguardi: nel 2019 e nel 2023 ha vinto l’oro sia a squadre che nell’individuale e nel 2022 ha centrato un bronzo a squadre.
L’avventura di Norman Rota in questo mondo è iniziata in giovane età, una passione per la caccia tramandata dal padre e poi l’amore per questa disciplina grazie ai suggerimenti dei giudici Fiorenzo Cortinovis e Fulvio Turani, partito con le gare in provincia e arrivato poi in pochi anni alle manifestazioni internazionali. “Tutto è iniziato nel 2012 quando ho cominciato ad avvicinarmi a queste prove: poi nel 2018 ho vinto il campionato italiano Under 30 con il mio primo cane da caccia e da lì ho puntato ad alzare l’asticella. La passione più grande è quella dell’addestramento, quella per il cane e per la sua crescita, poi ci sono le prove che regalano sempre grande emozione”. Il 2024 non sarà un anno comunque da dimenticare per l’atleta che non ha centrato il bis iridato, ma si è dovuto “accontentare” di una medaglia d’argento nell’individuale: per Norman Rota ci sono ben altre cose di cui andare fiero. In primis l’aver trasmesso la passione alla compagna Kristina Fontana, a cui è riuscito a regalare due medaglie proprio nel giorno del suo compleanno e poi c’è un sogno da perseguire insieme, ossia arrivare all’appuntamento iridato come una vera coppia. “Diciamo che ho potuto regalargli una giornata doppiamente di festa per le due medaglie conseguite -ha concluso Norman Rota-. Quest’anno ha deciso di mettersi alla prova e di provare a partecipare alle competizioni agonistiche. Sarà ancora lunga e complicata, ma siamo solo all’inizio, prima ci sarà la licenza di caccia da conseguire poi potremo porci altri obiettivi. Sicuramente uno dei sogni rimasti nel cassetto dopo tante vittorie di alto livello potrebbe essere proprio questo: trovarci insieme ad una competizione mondiale del Sant’Uberto. Lavoreremo per questo e c’è tanta strada da fare. Sicuramente ci proveremo, intanto cerchiamo di trasmettere la nostra passione anche ia nostri due figli”.
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