Una decisa vittoria al Tar Milano: la caccia in Lombardia resta aperta, grazie a Federcaccia

La caccia in Lombardia rimane aperta. Respinta la richiesta di chiudere tutta la caccia in tutta la Regione, viene sospeso il prelievo di Moriglione e Pavoncella (la Regione non avrebbe dato sufficienti motivazioni) e viene sospesa la caccia nei SIC e nelle ZPS di Brescia, Cremona e Lecco.

Il TAR Milano nella decisione, per respingere la richiesta di chiusura totale avanzata dalla LAC, richiama espressamente la difesa e i documenti di Federcaccia Lombardia, chiarendo che è vero che i calendari venatori devono essere sottoposti a VINCA secondo le linee guida nazionali, ma che come da noi sostenuto valgono anche le VINCA dei Piani Faunistici Provinciali. E anche con riferimento alle 3 province che ne sono sprovviste, la richiesta di vietare la caccia in tutto il territorio, anche fuori dalle VINCA, è stata respinta, come motivatamente richiesto
Rimane un po’ di rammarico perché a suo tempo… “l’avevamo detto” che era un azzardo ignorare le linee guida nazionali e si sarebbe potuta evitare sia la chiusura parziale, sia il grandissimo pericolo che abbiamo corso.
Ora concentriamoci su come riaprire la caccia anche nei SIC e nelle ZPS.

Evviva la Caccia. Evviva i Cacciatori lombardi.
Il Presidente Regionale di Federcaccia
Avv. Lorenzo Bertacchi

In allegato l’ordinanza del Tar di Milano

N. 01594_2020 REG.RIC_

“Il TAR di Milano ha respinto l’assalto animalista all’attività venatoria. La caccia in Lombardia rimane aperta -ha affermato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi in merito alla sentenza del TAR di Milano-. Ora ci concentreremo sulla sospensione della caccia nei sic e nelle zps di Brescia, Cremona e Lecco con l’obiettivo di riaprirle in tempi brevi. Ringraziamo Federcaccia per la puntuale collaborazione che dimostra come istituzioni e mondo venatorio, nel rispetto dei ruoli, debbano lavorare insieme. Questa sentenza certifica come Regione Lombardia garantisca sempre lo svolgimento dell’attività venatoria nel rispetto delle regole e di come le Vinca provinciali già garantissero il rispetto linee guida nazionali”.

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