Le associazioni venatorie lombarde rispondono alle sigle animaliste: definiti “frange estremiste” i 55mila cacciatori lombardi chiedono rispetto

Le Associazioni Venatorie Regionali della Lombardia rifiutano sdegnosamente e rimandano al mittente i contenuti del Comunicato Stampa emesso dalle sigle anticaccia riguardo “frange estremiste di cacciatori”, sempre più spesso assimilati a bracconieri che non hanno nulla a che vedere con che pratica la passione venatoria nel pieno rispetto delle leggi che la regolano.
Nessun “massacro” ne tantomeno richiesta o progetto ufficiale per cardellino e simili , ma solo prelievo regolato nei numeri delle diverse specie consentite dalle Direttive UE e da Calendari Venatori fra i più rigidi d’Europa.
I 55mila cacciatori lombardi, riuniti nelle rispettive Associazioni, rispettano e vogliono essere rispettati, pertanto non esiteranno a farsi tutelare in tutte le sedi.
Anche per questo le Associazioni Venatorie lombarde hanno avviato un percorso unitario e condiviso attraverso la costituzione di una Confederazione.

Bergamo, 24 Marzo 2021
Comunicato sottoscritto dalle Associazioni Venatorie:
ACL, ANLC, ANUU, ARCICACCIA, CPA, ENALCACCIA,FIDC,ITALCACCIA.

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