“Progetto lepre”, Federcaccia Lombardia presenta i dati ufficiali sabato 27 maggio

Sabato 27 maggio a Cremona va in scena un convegno durante il quale saranno presentati i dati finali del “Progetto Lepre”, iniziato alcuni anni fa per capire le dinamiche delle popolazioni di lepri nelle Zone di ripopolamento e Cattura di 5 province, Mantova Lodi Cremona Pavia e Brescia, voluto e finanziato da Federcaccia Lombardia

Il “Progetto Lepre” nasce nel 2016, dall’esigenza di incrementare ed aggiornare le conoscenze sullo stato di conservazione della specie Lepus europaeus nel territorio lombardo. L’obiettivo primario è quello di supportare i Comitati di Gestione, che incontrano sempre maggiori problemi per procurare le lepri per gli interventi di ripopolamento; l’intento di Federcaccia è stato quello di valutare tecnicamente e scientificamente i risultati delle iniziative di ripopolamento che vengono intraprese dagli ATC, rapportandoli alla provenienza delle lepri e alle caratteristiche del territorio in cui i capi vengono rilasciati per l’applicazione di corrette scelte gestionali e strategie efficaci per permettere una fruizione venatoria sostenibile nel lungo periodo. Per questo progetto sono state selezionate diverse ZRC nelle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia e quando Federcaccia Lombardia ha deciso di investire in questa ricerca, l’ATC Unico di Brescia, ha scelto di finanziare un progetto gemello nel territorio di competenza, condividendone impostazione, metodologie e obiettivi.

I risultati del progetto sono stati aggregati in una corposa relazione che verrà presentata da Studio Geco agli attori di questa ricerca, istituzioni e dirigenti degli ATC coinvolti, volontari, dirigenti Federcaccia; il convengo di sabato sarà poi l’occasione per presentare il manuale voluto da Federcaccia Lombardia dal titolo “Manuale di Buone Pratiche di Gestione Faunistico-Venatoria della lepre nel comparto planiziale”, un progetto che dimostra come Federcaccia abbia piena fiducia nell’esperienza dei suoi associati e che vuole certificarla con dati scientifici.

 

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