Peste suina africana: un convegno a Bergamo nel corso della Fiera di Sant’Alessandro

Un importante convegno a cui vale la pena partecipare per essere messi a conoscenza del grosso problema della peste suina africana che sta interessando anche Regione Lombardia. “Peste Suina Africana: Problema Sanitario ed Economico. Strategie di Contenimento e di Eradicazione” è il titolo del convegno, in programma alla Fiera di Bergamo sabato 2 settembre alle 14, a cura di Coldiretti Bergamo in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e con il patrocinio di ATS Bergamo.

Il seminario vede la partecipazione di Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia; Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, Antonio Sorice, direttore Dipartimento Veterinario Ats Bergamo e presidente Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva; Gabriele Borella presidente di Coldiretti Bergamo; Marco Farioli, dirigente UO Veterinaria – DG Welfare – Regione Lombardia; Vincenzo Caputo, commissario Straordinario PSA – direttore generale IZS Umbria e Marche; Francesco Feliziani, responsabile del laboratorio Nazionale di riferimento per le Pesti Suine – IZS Umbria e Marche; Mario Chiari, Ats Brescia – Referente PSA UO Veterinaria Regione Lombardia.

Proprio nella giornata di oggi, giovedì 31 agosto, l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha incontrato a Roma il Ministro Francesco Lollobrigida, per discutere sull’emergenza PSA-Peste Suina Africana. Sullo stesso tema si è inoltre tenuta una seduta della Commissione Politiche Agricole che ha coinvolto tutte le Regioni per discutere del ‘Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali’ e delle Azioni strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da PSA’, presentati dal Commissario straordinario Vincenzo Caputo.

“Ho rappresentato al Ministro – dichiara l’assessore Beduschi – tutta la preoccupazione della Lombardia, che pesa per oltre il 50% sul patrimonio suinicolo nazionale e che oggi è prima linea nella lotta alla PSA, con la presenza di alcuni focolai in allevamenti della provincia di Pavia. Serve creare una filiera della biosicurezza che coinvolga tutti, dal più piccolo allevatore alle grandi industrie di trasformazione, fino agli enti di governo”.

L’assessore Beduschi ha ribadito la necessità di seguire due strade principali. “Vanno aumentate – afferma l’assessore lombardo – le catture di cinghiali che diffondono il virus e per questo ho chiesto al Ministro di aiutarci a potenziare queste attività, utilizzando l’esercito e la protezione civile, ma anche valorizzando il ruolo dei cacciatori, prevedendo anche inediti sistemi di incentivazione. Altrettando importanti  sono le attività di biosicurezza per creare barriere attorno ai nostri allevamenti per le quali servono risorse straordinarie. Il Ministro mi ha assicurato tutta la vicinanza del Governo anche attraverso stanziamenti di nuove risorse, uomini e mezzi, nella consapevolezza che mettere in sicurezza gli allevamenti lombardi significa salvare un settore cardine per l’economia agricola nazionale che rischierebbe di perdere 60 milioni di euro al mese”.

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