Presidio animalista: Federcaccia scrive ai consiglieri regionali

Federcaccia Lombardia in una nota indirizzata al Consiglio Regionale della Lombardia avvisa dell’assoluta infondatezza delle “denunce” mosse da LAV, LAC, ENPA, CABS, LIPU e WWF e poste a base dell’annunciato presidio del 21 settembre.

1)     La concessione delle deroghe è prevista dalla Direttiva Uccelli ed è pratica diffusa nella Comunità Europea: per le catture sono state rispettate le procedure previste dalla legge nazionale (conforme alla Direttiva) e si tratta peraltro di specie cacciabili. La deroga per la cattura riguarda un numero di esemplari infinitesimale rispetto a quello potenzialmente autorizzabile.

2)     Il calendario regionale è strutturato in due parti: una componente portata da una legge quadro che ha introdotto restrizioni generali alle previsioni della legge 157/92 a cui ogni anno si aggiunge un atto amministrativo di adeguamento ulteriormente riduttivo, adottato con atto amministrativo, che adegua periodi e carnieri di talune specie alle indicazioni della Comunità Europea.

Proprio il WWF si vide respinta l’eccezione di incostituzionalità della Legge Regionale 17/2004, che è stata dunque ritenuta pienamente legittima, come il calendario da essa portato.

3)     Quanto al contenimento dello storno, basti dire che in Comunità Europea ridono quando hanno notizia di come vien concessa da noi questa deroga per il contenimento dei danni: il cacciatore infatti deve adottare ogni misura utile a mettere in fuga gli storni prima di abbatterli.

 

Tanto si precisa affinché gli strepiti e le grida che giungeranno al Pirellone vengano tenute nella considerazione che meritano. Nessuna.

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