Federcaccia Lombardia ha risposto prontamente alle tante grida arrivate dal mondo animalista sull’utilizzo dei visori notturni nella caccia di selezione al cinghiale. Il Presidente Lorenzo Bertacchi ha commentato la news ad Ansa Lombardia, dopo aver spiegato in precedenza la situazione sulle colonne de L’Eco di Bergamo.
“L’uso di ottiche notturne è già da anni realtà negli altri Paesi Europei per la caccia di selezione al cinghiale, animale che si muove soprattutto di notte: in pieno giorno è fondamentale l’uso dei cani per cacciarlo. Non è strumento vietato dalla legge nazionale sulla caccia, ma non è stato mai nemmeno consentito dalle Regioni italiane.
È pacifico che nel momento in cui ISPRA autorizza come già fa la caccia al cinghiale di notte, nelle ore di buio, l’uso di questi strumenti sia anche utile e necessario ai fini della sicurezza. Di certo si tratta di strumenti che possono aumentare in maniera decisa l’efficacia della caccia di selezione sul cinghiale, ma che nello stesso mondo venatorio trovano favorevoli e contrari. Sarà auspicabile una regolamentazione di dettaglio, se la norma sarà definitivamente approvata dal Consiglio Regionale.
Sicuramente la norma va incontro in maniera decisa alle richieste del mondo agricolo, così come quella che estende la possibilità di cacciare il cinghiale in selezione potenzialmente tutto l’anno: tale estensione temporale è conforme alla legge nazionale e si basa sul necessario parere dell’ISPRA.
Si tratta di misure che vanno a rimediare alla palese incapacità del Governo e soprattutto del Ministero dell’Ambiente di voler porre rimedio alla situazione creatasi e per cui persone pur abilitate con appositi corsi non possono più partecipare al fianco della polizia provinciale agli interventi di contenimento, situazione che ha sicuramente inciso sull’aumento complessivo dei danni provocati all’agricoltura e ai terreni privati in generale”.
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