Regione Lombardia ha approvato il prelievo in deroga dello storno per il contenimento dei danni all’agricoltura.
Si troveranno i 300 Spartani chiamati a proteggere vigneti e oliveti insidiando gli avidi volatili senza richiami di nessun genere?
Il prelievo potrà essere effettuato solo nei territori delle province di Brescia, Mantova, Pavia e Sondrio (in cui sono stati segnalati i danni).
Saranno autorizzati in tutto 300 cacciatori residenti nei territori delle province interessate, che a tal fine dovranno ichiesta al proprio UTR o alla Provincia di Sondrio tra il 1 e il 12 agosto prossimi.
Gli storni prelevabili saranno complessivamente 8.000 e ogni cacciatore ne potrà prelevare al massimo 40.
Il prelievo sarà consentito solo tra il 1 e il 31 ottobre.
Si legge poi testualmente che “il prelievo potrà essere effettuato nei frutteti, oliveti e vigneti in presenza del frutto pendente, nonché ad una distanza non superiore a 500 metri dalle suddette colture” (ISPRA suggeriva 100 metri, giusto per garantire una maggiore inefficacia della deroga).
Ovvio che già qui molti storceranno il naso al grido di “Perchè solo in quelle province?! Perchè solo 300?! Perchè solo dall’1 al 31 ottobre?!”.
Ma il bello deve ancora venire, perchè sinceramente, dopo aver letto quello che segue, ritengo che ci sarà da stupirsi se si troveranno i 300 valorosi, come gli spartani di Leonida, pronti a difendere le vigne e gli oliveti senza poter contare sulla morfologia delle Termopili.
Eh sì, perchè la vera perla che Ispra ci ha regalato e che la Regione ha seguito (suo malgrado, vogliamo credere) è la seguente:
“il prelievo potrà essere effettuato nelle forme da appostamento fisso e vagante, senza l’utilizzo di richiami, siano essi vivi o ausili di altra natura“
Quindi si potrà sparare agli storni, ma senza nemmeno usare stampi. E in caso di caccia da appostamento fisso o temporaneo anche ad altre specie, essendoci per forza l’uso di richiami vivi o stampi, anche se autorizzati non si potrà sparare agli storni (questo il tenore della delibera).
La cosa più assurda è che poi magari si lamenteranno pure che non si raggiungono gli 8.000 abbattimenti autorizzati. O che non si troveranno nemmeno i 300 cacciatori (salvo che abbocchino ingolositi senza avvedersi del divieto dell’uso di ogni tipo di richiamo).
Ma perchè non prescrivere anche l’uso delle lingue di Menelicche al posto dei fucili per spaventare gli storni?
Speriamo solo che gli agricoltori comprendano che se nulla cambierà e se in una annata già drammatica come questa i danni provocati dagli storni saranno ancora più gravi quanto a conseguenze, la colpa non sarà dei cacciatori.
LA DELIBERA DI REGIONE LOMBARDIA
Il Presidente di Federcaccia Lombardia
Avv. Lorenzo Bertacchi
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