Le dichiarazioni del Ministro Costa sui roccoli. La replica di Federcaccia “Solo propaganda: nessun divieto per l’uso dei richiami vivi”

Il Ministro Costa ha annullato la delibera di Regione Lombardia relativa alla cattura dei richiami vivi. Si tratta di atto del tutto inutile, dal momento che la delibera era già sospesa dal TAR Lombardia. Ma è chiaro l’intento del Ministro: evitare che nel 2020 il Tribunale entri nel merito della legittimità o meno della delibera, spiegando anche gli eventuali errori commessi dalla Regione, se ce ne sono.

La Regione infatti ha seguito la disciplina dettata dalla legge nazionale e dalla Direttiva Europea per concedere in deroga l’uso delle reti, mezzo non selettivo in via generale ma utilizzabile nell’ambito del legittimo regime di deroga alla direttiva, come previsto dalla Comunità Europea e come attuato anche in altri Stati Membri.

Alla fine le dichiarazioni del Ministro, seguito a ruote da due consiglieri regionali, sono mera propaganda, al punto da dichiarare di “aver vietato l’uso dei richiami”: nulla di più falso! I cacciatori possono tranquillamente usare i loro richiami e acquistarne di nuovi.

Il Ministro non ha annullato l’uso dei richiami vivi, ha però fatto di peggio: per evitare la cattura di pochi esemplari di specie cacciabili, ha annullato secoli di storia rurale delle terre lombarde, di cui i roccoli, veri monumenti d’arte architettonica e botanica, sono simbolo indiscusso.

(La bellissima foto storica di fondo ritrae il roccolo della Tavernella, in località Castagneta sui Colli di Bergamo; Renato Ferlinghetti, “Riverdiamo la città: Parchi, orti e giardini”).

Avv. Lorenzo Bertacchi

Presidente di Federcaccia Lombardia

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