Nella giornata di oggi, martedì 3 dicembre, la maggioranza dei paesi europei ha concordato di modificare il livello di protezione del lupo (Canis lupus) nell’ambito della Convenzione di Berna. La proposta si basava su dati che mostrano un aumento della popolazione dell’81% negli ultimi 10 anni in Europa. Il successo nella conservazione del lupo è andato di pari passo con una serie di sfide legate alla convivenza.
Questa proposta è stata adottata da più di due terzi delle parti, con il supporto dell’Unione Europea (27 voti), e di Andorra, Armenia, Georgia, Islanda, Norvegia, Macedonia, Moldavia, Liechtenstein, Serbia, Svizzera e Ucraina. La modifica dello status di protezione del lupo stata richiesta da lungo tempo dal Parlamento Europeo e, più recentemente, dai 27 Stati Membri dell’UE.
La modifica non è immediatamente applicabile nell’UE. Il prossimo passo richiede una serie di discussioni a livello europeo riguardo alla Direttiva Habitat e alla possibilità di modificare alcune parti degli Allegati, riferiti a diverse popolazioni di lupi, in differenti territori. Se verrà concordato un quadro giuridico, alcuni Stati Membri con una popolazione di lupi in “stato di conservazione favorevole” potrebbero trasferire il lupo dall’Allegato IV (protezione rigorosa) all’Allegato V (protezione). La necessità di mantenere uno stato di conservazione favorevole rimarrà, ma l’approccio alla gestione potrà diventare più flessibile, per rispondere meglio alle dimensioni locali e regionali.
“Accogliamo con favore la notizia che la proposta dell’UE è stata positivamente recepita, come un’iniziativa per bilanciare conservazione e gestione della specie – sono le parole di Laurens Hoedemaker, Presidente di FACE-. È importante sottolineare che questo rappresenta un’opportunità per adattare la Direttiva Habitat a questo successo nella conservazione. Ci sono ancora alcuni ostacoli legali, ma ora sono superabili.”
L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, interviene in merito alla decisione assunta dal Comitato permanente della Convenzione di Berna che ha approvato il declassamento dello stato di protezione del lupo. “Sul tema della gestione del lupo – dice l’assessore Beduschi -, la Lombardia intende agire subito, proponendo un tavolo di confronto tra le Regioni interessate per definire una strategia comune. In queste ore scriverò ai miei colleghi assessori per avviare questo percorso condiviso. È fondamentale superare approcci ideologici e affrontare con pragmatismo un problema che da troppo tempo penalizza gli allevatori dei nostri territori. Questo nuovo quadro normativo consente finalmente di attuare misure razionali, indispensabili per assicurare una coesistenza equilibrata tra attività umane e fauna selvatica, garantendo al contempo la sostenibilità ambientale e il futuro delle nostre comunità rurali”.
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