Banca Dati dei richiami vivi: si riparte da zero nel 2024

La scorsa settimana i rappresentanti delle associazioni venatorie lombarde sono stati ricevuti in regione dall’assessore Alessandro Beduschi e dal suo staff, per fare il punto della situazione e affrontare le problematiche in vista del prossimo anno con netto anticipo. Molti i temi trattati nel corso dell’incontro, dal ricorso sui calendari al prossimo calendario venatorio, al piano faunistico regionale, ai nuovi ricorsi sui valichi e all’attuazione della nuova norma sugli anellini. Quello all’ordine del giorno riguarda invece la banca dati dei richiami vivi, che il prossimo anno dovrà essere rifatta, ripartendo di fatto da zero.

“E’ necessario partire con i dati corretti in vista delle nuove disposizioni sulla detenzione dei richiami -spiega il residente di Federcaccia Lombardia Lorenzo Bertacchi-. Sicuramente la Regione ha fatto uno sforzo di semplificazione, ma rimangono alcuni problemi di accesso per la maggioranza dei cacciatori. Il problema sarà il caricamento dell’intero patrimonio dei richiami utilizzati a caccia. Sarà un lavoro enorme, che secondo le intenzioni della Regione dovrebbe esser fatto entro la fine del giugno 2024. I cacciatori provvisti di Spid potranno agevolmente procedere all’inserimento dei dati: gli altri potranno farlo tramite le associazioni venatorie. Si tratterà di una dichiarazione ufficiale dei richiami posseduti e sulla base di quella di potrà stabilire l’approvvigionamento dei nuovi contrassegni che sostituiranno i vecchi, sulla cui scelta però la strada è ancora lunga e non in discesa. Ogni domanda è superflua: la banca dati ci è imposta, deve essere tenuta e aggiornata”.

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