Rinnovi delle licenze: 3 modi diversi di pagamento. Incongruenza all’italiana

La protesta corre sui social. A mettere in evidenza un’altra delle difficoltà del mondo venatorio è stata Federcaccia Lombardia, che in una nota ha spiegato quali nuove problematiche si troveranno di fronte i cacciatori nel pagare le tasse per praticare la loro attività.

In un mondo nel quale fanno parte tanti cacciatori con diverse candeline ormai spente, gli stessi si troveranno 3 modalità diverse di pagamento per il rinnovo della licenza di caccia. Per la tassa di concessione governativa i 173,16 euro saranno da pagare con bollettino postale, per quella regionale di 64,56 euro è necessario pagare con Pago Pa e per il libretto un costo di 1,27 euro da pagare con bonifico bancario, tenendo contro che ogni Questura ha un proprio conto corrente. Sicuramente si tratta di 3 modalità diverse per altrettanti versamenti alla pubblica amministrazione che complicano la vita al cacciatore.

Risate amare, invece, sono quelle degli appassionati alla caccia alla beccaccia. Regione Lombardia, tramite l’ente Ersaf, ha pubblicato lo scorso 2 gennaio il consueto bollettino settimanale Meteo Beccaccia che dava il via libera alla caccia in tutte le Province fino all’8 gennaio. Fin qua nulla di nuovo, per un’iniziativa che nelle ultime due stagioni di caccia si concretizza nei mesi di dicembre e gennaio. Peccato che la caccia alla beccaccia sia chiusa dal 1 gennaio, dopo la sentenza del Tar Lombardia che ne ha dichiarato lo stop al 31 dicembre. Regione Lombardia si è poi corretta, affermando nella mail inviata a tutti coloro che si sono iscritti alla mailing list del Bollettino Meteo Beccaccia che fino alla fine di gennaio non ne sono più previsti.

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