Una ventina di giovani concorrenti si sono sfidati in un’emozionante prova di cani da seguita, suddivisa in due giornate intense e ricche di passione. Nonostante gli splendidi areali a disposizione, il meteo non ha giocato a favore degli organizzatori e dei partecipanti: il sabato è stato caratterizzato da un vento forte, secco e caldo, con un clima quasi estivo, mentre la domenica il cielo si è coperto, accompagnato ancora da un vento insistente.
L’evento ha visto protagonisti bambini e ragazzi, alcuni con maggiore esperienza, altri più piccoli, ma tutti accomunati da una profonda passione per i cani e la caccia. I più grandicelli, attorno ai dieci anni, hanno dimostrato grande abilità nel condurre i loro cani allo scovo, mentre i più giovani hanno saputo distinguersi per il loro talento. Tutti i partecipanti, indipendentemente dall’età, erano già abituati alla vita in campagna e sapevano esattamente come comportarsi con i loro amici a quattro zampe.
L’obiettivo di questa prova organizzata da un gruppo di legati alla zona di addestramento cani di Panigà in provincia di Pavia, con il patrocinio di Federcaccia e delle Cacciatrici di Federcaccia è stato proprio quello di puntare sui più giovani, perché rappresentano il futuro della caccia e della cinofilia venatoria. La passione per i cani e per la caccia nasce con loro e deve essere coltivata nel tempo, affinché non si disperda. Creare eventi e giornate dedicate a loro è un modo per farli crescere all’interno di questo mondo, trasmettendo loro valori e tradizioni che hanno radici profonde nella storia dell’umanità.
“Questi momenti non sono solo occasioni di apprendimento per i più piccoli, ma rappresentano anche un’opportunità per noi adulti di imparare da loro -spiega l’organizzatrice-. I bambini, con il loro entusiasmo e la loro spontaneità, riescono a creare nuove amicizie senza competizione: qui sono tutti vincitori. Per questo motivo, ogni partecipante è stato premiato, e la felicità per i risultati ottenuti dai propri cani è stata il vero trofeo della giornata”.
L’entusiasmo è stato tale che i giovani concorrenti si sono già organizzati per rivedersi a Brescia, a Marcheno , alla fine di aprile. Un’iniziativa spontanea che dimostra come queste giornate siano riuscite nel loro intento: creare un gruppo unito di giovani appassionati, che vogliono vivere non solo la caccia, ma tutto ciò che essa rappresenta, dalle gare alle esposizioni, fino alla pura condivisione di momenti speciali con i loro cani.
Dopotutto, la caccia è una delle passioni più antiche dell’umanità, testimoniata fin dalle pitture rupestri, dove gli uomini primitivi hanno raffigurato scene di caccia con i cani. Un legame antico, che continua a vivere nelle nuove generazioni grazie a eventi come questo, in cui si trasmettono non solo tecniche, ma soprattutto valori, rispetto per la natura e amore per gli animali.
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